Ci ho fatto caso, da un po’ in realtà.
Ogni giorno quando torno dal lavoro e scendo dal treno, e dalla confusione della carrozza arrivo al silenzio della campagna, nella stessa stazione scende anche una donna, che non conosco.
A occhio e croce ha fra i 50 e i 60 anni, non più una ragazzina insomma, o almeno, non nel fisico (magari nello spirito).
Scende con la borsa da lavoro e il suo sorriso, perché ogni giorno al binario la aspetta il suo uomo, seduto su una panchina semplicemente ad aspettare.
Non l’ho mai visto aspettare davanti al cellulare, lui aspetta proprio LEI, come atto consapevole.
Come se fosse il momento più bello di tutta la giornata.
Si salutano, si scambiano un bacio, poi lui prende la borsa di lei sulla spalla e si incamminano sempre tenendosi la mano.
Tutti i giorni, col sole, con la pioggia e con la nebbia.
Oggi finalmente, dopo più di un anno che li vedo, ho messo insieme i puntini.
E ho capito.
Ho capito che l’amore è quella roba lì.
Paola Cavioni, febbraio 2024
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