Le piccole libertà di Lorenza Gentile

“La libertà personale è inviolabile”

(Articolo 13 della Costituzione Italiana)

In questi giorni avevo voglia di sognare, di leggere una bella storia, qualcosa di nuovo e scritto bene.

Ho scelto di farlo lasciandomi guidare dalle parole di Lorenza Gentile, che con il suo ultimo romanzo Le piccole libertà, edito da Feltrinelli nel 2021, mi ha trasportato in viaggio fino a una Parigi primaverile e incantevole.

In Le piccole libertà è Oliva (proprio così, Oliva e non Olivia) che parla al lettore e racconta la sua storia.

È il 2011, Oliva ha trent’anni e un’insolita passione per le frasi contenute biscotti della fortuna, due genitori che le vogliono bene ma hanno il brutto vizio di vederla ancora come una bambina e da sempre troppo apprensivi a causa della perdita del loro primo figlio, ha un lavoro precario in una multinazionale, è fidanzata con Bernardo, avvocato dal futuro brillante con il quale sta per sposarsi per poi trasferirsi nella villetta a due piani che stanno arredando in vista del matrimonio.

Una vita normale, che cerca di riempire con la ricerca di quella che per la società, per la maggior parte delle persone, è considerata la “felicità”: lavoro a tempo indeterminato, marito di successo al suo fianco, vita tranquilla e sicura, dei bambini da crescere, un cane e i week end in Liguria.

Ma allora perché di notte Oliva non riesce a dormire, soffre di tachicardia, si sente costantemente fuori posto in quel mondo dall’apparente perfezione che si sta costruendo con più fatica di quella che dovrebbe essere?

Perché si sente così vuota, stanca e costantemente inadatta?

Cosa la fa sentire in prigione e non padrona delle sue scelte?

Perché sente il bisogno di parlare dei suoi sogni e delle sue paure con una psicologa invece di urlare al mondo che vorrebbe fare l’attrice, che quando nessuna la vede imita la scena finale di Via Col Vento, e che ai numeri e alla analisi di mercato preferisce preparare rimanere in cucina a preparare dolci?

Poi, come un fulmine a ciel sereno in un giorno come un altro, una lettera la esorta a lasciare tutto e a partire per Parigi. Solo per due giorni, sembrerebbe, e ad aspettarla c’è una persona uscita dal suo passato: la zia Vivienne, sorella di suo padre, con la quale non ha rapporti da oltre 15 anni.

La zia Vivienne che fa parte di tutti i suoi ricordi più felici di bambina, che profuma di incenso e di mandorla dei macarons, anima bohémienne, l’unica che l’abbia sempre spronata ad inseguire la sua felicità e a essere davvero libera, come lo è lei.

Perché la sta invitando proprio ora, davanti alla celebre libreria Shakespeare and Company?

La Shakespeare and Company, luogo d’incontro d’intellettuali e artisti di fama internazionale, ma anche rifugio per molti giovani che qua possono rimanere come se fosse un ostello, dando in cambio qualche ora di lavoro in libreria.

“Ci sono piccole libertà che ci cambiano per sempre.

Perché tante piccole libertà ne fanno una grande.”

Oliva affronta la paura e le obiezioni di genitori e fidanzato, che la vorrebbero tenere al sicuro vicino a loro e parte, moderna Dorothy verso la sua misteriosa Oz.

Ancora non sa che il viaggio a Parigi sarà un’avventura alla scoperta del suo vero io, uno scontro frontale con una nuova realtà fatta di amicizie che diventano famiglia, di sogni che sembrano fragili e irraggiungibili ma senza i quali forse non vale neanche la pena di vivere, di materassi stesi sul pavimento della libreria, di autostop e lunghe camminate lungo i boulevard e la Senna.

Alla scoperta del segreto più grande che riguarda la sua famiglia e che solo la zia Vivienne sembra volerle rivelare…

Le piccole libertà è un libro che senti sulla pelle, pieno d’amore per la meravigliosa città che le fa da cornice, Parigi; un libro fresco ma pieno di moltissime riflessioni profonde sul senso dell’esistenza e di come sia facile, lungo la strada, perdere la rotta della felicità o credere al modello che ci viene imposto, anche in buona fede, dalla nostra famiglia.

Le piccole libertà è un libro che parla della e alla generazione dei trentenni di oggi, costantemente divisa fra la ricerca di una realizzazione che non sembra mai arrivare, tra confronto che vede da un lato i coetanei che “ce l’hanno fatta”, e dall’altro i genitori che per il troppo amore spesso non lasciano liberi di sperimentare, di sbagliare.

Una generazione che conosco molto bene, perché è la mia, che di Oliva condivido molte paure e fragilità.

È un libro che parla anche ai genitori della mia generazione, con parole che forse non si sono ancora sentiti dire.

Un libro adatto a chi cerca, come ho scritto in apertura, una bella storia che rispecchi e rappresenti il carosello della vita, che quasi mai è lineare e forse proprio per questo vale ogni respiro, ogni caduta e ogni cambio di rotta.

Per ricordarsi che ogni tanto per ritrovarsi bisogna avere prima la forza di lasciarsi andare al vento, come foglie cadute da un ramo.

Bravissima Lorenza, e grazie Oliva per il viaggio.

Paola Cavioni

L’autrice

Lorenza Gentile nasce a Milano nel 1988, cresce fra Firenze e Milano, studia e lavora a Londra e Parigi. Le piccole libertà si ispira proprio alla sua esperienza di lavoro a Parigi nella stessa libreria dove è ambientato il romanzo.

I suoi libri sono tradotti in Spagna, Germania e Corea.

Puoi acquistare il libro anche su Amazon, per andare allo shop clicca QUI.

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Cinque del mattino

Il mio orario perfetto.

L’orario perfetto per scrivere e non perdere neanche un pensiero della notte, per leggere, per fare sport, per riordinare cose e pensieri, per iniziare nel migliore dei modi e sentire che sarà davvero una bella giornata.

Da questo punto di vista penso di essere stata un monaco buddista in una vita precedente: a letto presto e sveglia molto prima del canto del gallo.

MI ritrovo spesso sveglia all’alba, io e una tazza di caffè, quando persino il mio cane mi guarda come se fossi una pazza a lasciare così presto il tepore del letto per buttarmi su un computer a battere dei tasti.

E voi? Quale è la vostra ora migliore per scrivere o per coltivare le vostre passioni?

Se come me avete un lavoro a tempo pieno, una famiglia, dei figli  e un cane, quando riuscite a ritrovare un po’ di tempo per voi?

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2 ottobre 1869 – 30 gennaio 1948

Mahatma Gandhi“Mantieni i tuoi pensieri positivi perché i tuoi pensieri diventano parole.
Mantieni le tue parole positive perché le tue parole diventano i tuoi comportamenti.
Mantieni i tuoi comportamenti positivi perché i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini.
Mantieni le tue abitudini positive perché le tue abitudini diventano i tuoi valori.
Mantieni i tuoi valori positivi perché i tuoi valori diventano il tuo destino.”

Immagine tratta dal sito: http://webneel.com/wallpaper/gandhi-jayanthi-wallpaper-5

Pensieri in libertà, senza pretese

Questo blog nasce senza vezzi, senza fronzoli, sena pretese. Nasce per necessità, per passione. Perché tutte le grandi passioni devono poter trovare uno sfogo e brillare, donare vita.

Non voglio insegnare nulla, non ne sarei capace. Le mie sono riflessioni, pensieri, semplici righe che nascono spontanee fra un caffè e l’altro, per illustrare un mondo bello, fatto di arte. Non solo quella figurativa, ma l’arte che si trova nella fotografia, nella letteratura, nella poesia, nella musica, nelle nostre città.

Il mondo che vedo così meraviglioso, fuori e dentro alle cose.

Per condividere quanto ancora di bello il mondo stesso e le persone hanno da donare.