Senilità

Alle mie nonne Vittoria e Angela, al loro esempio e a tutto l’amore che mi hanno dato in tempi e modi differenti.

ANZIANA

Figlia, non guardare le rughe sul mio volto,

sono stati i sorrisi con cui ho salutato l’inizio delle tue giornate.

Non avere timore di toccare l’incavo fra i solchi violacei delle mie mani ricurve,

sono le stesse mani bianche che ti hanno carezzato quando piangevi.

Non guardare l’arco della mia schiena piegata dal tempo;

nel tempo che ti vedeva crescere ha portato il tuo peso con orgoglio.

Non giudicare la lentezza dei miei movimenti:

è la stessa andatura dell’incedere incerto dei tuoi primi passi.

Io sono stata ciò che tu sei e ciò che tu fosti.

Non evitare il vuoto dei miei occhi ciechi e stanchi:

hanno già visto tutto l’universo

nel tuo sguardo di neonata.

Non urlare contro di me se fatico a comprendere le tue parole,

la mia mente e i miei ricordi sono pieni del suono della tua voce.

Musiche che arrivano da un tempo lontano.

Non guardare il mio corpo così fragile ma ormai così pesante

che porta il peso degli anni come una zavorra, che fatica a camminare.

Guarda la leggerezza della mia anima, che non è mai invecchiata.

Non mi manca nulla.

Paola Cavioni

Ti auguro …

8 marzo 2018

A mia figlia Gaia in occasione della festa della donna.

Auguri a te piccola grande Donna.
In questo giorno più che mai ti auguro di essere orgogliosa ogni giorno della donna che sei e che diventerai.
Ti auguro di sbagliare tanto nella vita, più che puoi e senza rimpianti. Ti auguro di imparare tanto dai tuoi errori, e di farne fino a quando avrai i capelli bianchi, perché vorrà dire che starai ancora imparando. 
Ti auguro di mandarmi a quel paese quando per paura o per il troppo amore cercherò di tarparti le ali e di tenerti troppo vicina, per impedirti di cadere. Ti auguro di sbucciarti mille volte le ginocchia e di rialzarti mille e una volta.
Ti auguro di viaggiare in lungo e in largo per questo bel mondo. Io sarò sempre e comunque le braccia che ti aspetteranno a casa, oppure le scarpe che viaggeranno con te fino a quando ne avrò la forza.
Ti auguro di dirmi un giorno “mamma mi sono innamorata”, oppure “mamma diventerai nonna”. Ma ti auguro anche di essere felice in qualsiasi scelta che farai, anche se fosse quella di trasferiti da sola in Nuova Zelanda per studiare la cultura dei maori, dalla parte opposta del mondo rispetto a me.
Ti auguro di fare la cuoca, la scienziata, la maestra, la pasticcera, l’avvocato, la gelataia o la poliziotta. Ti auguro di trovare un lavoro che ti farà sentire che stai spendendo bene il tempo della tua vita.
Ti auguro di fare del volontariato, perché solo confrontandoti con la sofferenza degli altri saprai dare il giusto peso ad ogni avvenimento della tua esistenza.
Ti auguro di essere sempre sensibile come lo sei ora, ma ti auguro anche di essere la versione più stronza di te quando sarà il momento giusto, quando dovrai farti valere e tirare fuori le unghie e i denti.
Ti auguro di non dover mai dimostrare di “essere una donna con le palle”, perché non ho mai sopportato l’idea che in questa vita per essere forti si debba per forza essere paragonate agli uomini.
Amore, sei una donna. Sei nata per essere forte.

Auguri cuore mio.

Mamma Paola

festadelladonna2018foto

25 febbraio 2017 – Tanti auguri Papà

Where do I find the words to say? 
How do I teach him? 
What do we play? 
Bit by bit, I’ve realized 
That’s when I need them, 
That’s when I need my father’s eyes. 
My father’s eyes – Eric Clapton

Oggi utilizzo il mio blog per degli auguri speciali.

Buon compleanno all’uomo che mi ha messo al mondo e che oggi spegne sessantacinque candeline.

Sono auguri fatti nell’unico modo che sento veramente mio, a te che sei motivo del mio amore per i libri e per la scrittura.

Tanti auguri a te, che ancora ti fai chiamare papi da due figlie ultra trentenni.

Tanti auguri a te, un uomo generoso, che dalla vita hai avuto tanto, ma tanto hai anche saputo restituire, in modo gratuito, a chiunque chiedesse aiuto.

Tanti auguri a te che non ti fermi mai, neanche adesso che sei in pensione.

Tanti auguri a te, nonno laureato.

Tanti auguri a te che non hai paura del futuro.

Da piccoli si pensa che crescendo si abbia sempre meno bisogno dei genitori, personalmente credo sia il contrario. Mi rendo conto sempre più di quanto ho bisogno della vostra vicinanza, del vostro sostegno. Soprattutto del confronto con te, papà, di tutti i nostri discorsi sulla storia, sulla musica, sui libri che stiamo leggendo.

E mi rendo conto di somigliarvi tanto, a te e alla mamma: la sua dolcezza e la tua curiosità intellettuale sono caratteristiche che sento mie da sempre.

Sono grata di ogni secondo che Gaia ha trascorso con voi nei suoi quasi sei anni, ha una fortuna che a me purtroppo il destino non ha concesso. Sono grata per tutto il tempo che ancora trascorrerà con voi.

Sono stata una figlia inaspettata, ma non per questo meno amata.

Vi ringrazio per ogni singolo ricordo della mia infanzia, ci avete dato tutto quello che un genitore possa dare ad un figlio, e non sto parlando di cose materiali. Grazie per Stefano e per Valeria. Anche ricordare le litigate di quando eravamo bambini e di tutto il casino che facevamo in casa, adesso mi fa sorridere.

Sorrido oggi pensando ai lunghi viaggi in macchina d’estate, in cinque su una golf senza aria condizionata, con la mamma che cantava come un juke box dall’inizio alla fine del viaggio per farci stare buoni.

Sorrido pensando a quella vacanza in montagna dove non riuscivamo ad attraversare il fiume e tu hai fatto avanti e indietro portandoci a turno in spalla.

Sorrido pensando ai sabati dove ci portavi tutti e tre a giocare a tennis, forse per lasciare alla mamma qualche ora di riposo. Io con una racchetta più grande di me, mentre cercavo di attirare la tua attenzione. Adesso che anche io sono mamma, vedo questi ricordi sotto un’altra luce.

Sorrido pensando a te che, dopo lunghe giornate di lavoro, giocavi a pallavolo con noi nel cortile di casa, sere d’estate, con il campo tracciato con il gessetto e la rete di filo di lana.

Sorrido pensando a te che alla fine cedi alle nostre suppliche e ci accompagni in canile a scegliere un cagnolino da adottare.

Siete esempio di vita. Di chi la vita la sa attraversare a testa alta, senza farsi incattivire dagli eventi. Nella gioia e nel dolore.

Di chi dal dolore, quello più grande, ha saputo trarre insegnamento, per apprezzare ancora di più la vita e i suoi doni.

Sono una donna fortunata, conosco le mie radici, so che sono ben piantate in voi e che per quanto l’albero possa vacillare, non c’è vento che lo possa abbattere.

Sono fortunata ad avervi accanto ogni giorno. Sono fortunata ad aver visto la vostra emozione quando vi abbiamo detto che sareste diventati nonni.

Ti voglio bene Pà, per tutto questo e per altri mille motivi.

Tanti auguri, il meglio deve ancora venire.

compleanno-papa

A mia figlia

Voce di bambina.

Voce gaia, come il nome che porti.

Voce senza passato da raccontare, che ha solo qui e adesso.

Tutto o niente.

Amore o rifiuto.

Inconsapevole ancora della grandezza del suo Animo,

che già intravedo nell’indaco dei suoi occhi.

Sei solo emblema di gioia e riccioli sparsi di luce.

Nel mio cuore sei  tutto il cuore,

che batte dal preciso istante in cui iniziò  a battere il tuo.

Cammina sempre così,

a passi leggeri,

per non sprofondare in questo mondo.

Paola Cavioni

A mia figlia
A mia figlia