
Per iniziare questa settimana con un sorriso e un pensiero positivo, oggi non voglio consigliarvi un libro ma questo film, vincitore di ben tre David di Donatello nel 2011 (Miglior regista esordiente, Miglior musicista, Miglior canzone originale).
“Ci sono quattro musicisti, un cavallo ed un carretto.”
Sembra l’inizio di una barzelletta, come ci sono un italiano, un francese e un inglese.
Invece è la trama, in breve, dell’originale prima riuscitissima prova alla regia dell’attore Rocco Papaleo.
I quattro musicisti sono amici dalle storie diverse, accomunati dall’amore per la musica. Sono Nicola Palmieri (Rocco Papaleo), il capobanda, insegnante di liceo artistico con una moglie “ingombrante” e una grande voglia di rivincita; Franco Cardillo, interpretato da Max Gazzè alla sua prima prova d’attore, falegname muto come un pesce dopo la morte della donna amata; Salvatore Chiarelli (Paolo Briguglia) alla chitarra, ex studente di medicina che ha perso la fiducia nelle donne, ed infine Rocco Santamaria (Alessandro Gassman), alle percussioni, classico personaggio televisivo che ormai vive della gloria passata. Insieme formano il quartetto Le Pale Eoliche.
In un giorno di settembre, su idea di Nicola, il gruppo decide di partire a piedi da Maratea per raggiungere un festival musicale sulla costa ionica, a Scanzano Ionico. Un percorso di circa 150 km, in macchina meno di due ore, che i quattro decidono però di fare a piedi, in una strano tour, una sorta di strano Cammino di Santiago lucano alla ricerca di loro stessi.
In questo viaggio sono accompagnati dalla giovane Tropea Limongi (Giovanna Mezzogiorno), giornalista di una locale televisione parrocchiale, figlia di un noto politico, che sembra insofferente ad ogni cosa, per prima cosa allo strano gruppo musicale, e cronicamente incapace di appassionarsi a qualcosa che non sia la macchina da presa.
Fino a qui la trama.
Perché consiglio questo film?
Perché dietro l’aspetto comico più immediato di questa storia si nasconde, a mio parere, molto altro.
Il tempo
Nel viaggio gli amici si prendono tutto il tempo che vogliono per arrivare a Scanzano, tanto che viene da chiedersi “ma non hanno un cazzo da fare?”. E qui c’è la prima bellissima riflessione.
Il tempo come dono.
Siamo realmente capaci di meritarlo? si chiede Nicola all’inizio del film.
Sempre talmente presi da mille cose inutili e ripetitive nella nostra vita che spesso ci dimentichiamo che ogni giorno è unico, e come tale andrebbe vissuto. Prendersi del tempo per coltivare le proprie passioni, per impossessarsi di ogni secondo, per vivere ogni respiro non come se fosse l’ultimo ma come se fosse sempre il primo. Per iniziare e finire la giornata con una domanda: cosa farò di buono oggi e cosa ho fatto di buono oggi?
La ricerca di se stessi
Il viaggio è sia metafora della vita che esplorazione alla ricerca della propria identità.
Come dice il noto proverbio cinese “chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita”. Ognuno dei partecipanti di questo strano cammino riesce a sistemare qualche aspetto della propria vita di cui non era soddisfatto.
Nicola dimostra finalmente alla moglie di essersi impegnato in un progetto e di averlo portato a termine. Franco capisce di provare qualcosa, ricambiato, per la spigolosa Tropea, riuscendo persino a farla sorridere. Salvatore, dopo aver salvato un uomo dopo un incidente stradale, decide di tornare in università per diventar finalmente medico. Rocco capisce che i suoi giorni di fama sono finiti e che è giunto il momento di cercarsi un lavoro vero.
In questo caso non importa quale sia la meta, ognuno ha la sua, ma è nel viaggio che si scopre dove indirizzare le proprie energie.
La Basilicata
Rocco Papaleo è nato proprio a Lauria, provincia di Potenza, una delle tappe toccate dal viaggio.
In questo film il sud Italia torna ad essere teatro di storie positive, scanzonate, comiche, di speranza, non solo affresco di storie di mafia e criminalità organizzata come troppo spesso, purtroppo, il cinema italiano ci ha abituato.
Nel film c’è anche un omaggio a Carlo Levi. L’autore del romanzo Cristo si è fermato ad Eboli venne confinato ad Aliano, in provincia di Matera, dal regime fascista, e proprio nel piccolo comune lucano è sepolto.
L’amore
Il film è un inno all’amore. Un inno non solo ai nuovi amori che nascono, ma anche a quelli che resistono nel tempo.
Bellissima la scena nella quale il gruppo si rifugia in una vecchia di campagna per sfuggire ad un acquazzone, parlando con l’anziano proprietario gli chiedono come mai non abbia il televisore:
“Ma veramente non avete la televisione?”
“E quando la guardo la televisione? Lavoro tutto il giorno.
“E scusate, ma non la potete guardare la sera?”
“La sera guardo mia moglie”
Penso che se tutti alla sera guardassero la propria moglie o il proprio marito invece che la televisione ci sarebbero molti meno divorzi e molti più bambini in questo paese.
In questo breve scambio di battute c’è una delle più belle dichiarazioni d’amore che io abbia mai sentito.
Un ultimo consiglio prima di lasciarvi alla scoperta della pellicola.
Alla fine del film alzate al massimo il volume e godetevi ogni singola nota della meravigliosa Mentre dormi di Max Gazzè.
Buona settimana a tutti.
Paola
Mentre dormi
Mentre dormi ti proteggo
E ti sfioro con le dita
Ti respiro e ti trattengo
Per averti per sempre
Oltre il tempo di questo momento
Arrivo in fondo ai tuoi occhi
Quando mi abbracci e sorridi
Se mi stringi forte fino a ricambiarmi l’anima
Questa notte senza luna adesso
Vola tra coriandoli di cielo
E manciate di spuma di mare
Adesso vola
Le piume di stelle
Sopra il monte più alto del mondo
A guardare i tuoi sogni arrivare leggeri
Tu che sei nei miei giorni
Certezza, emozione
Nell’incanto di tutti i silenzi che gridano vita
Sei il canto che libera gioia
Sei il rifugio, la passione
Con speranza e devozione
Io ti vado a celebrare
Come un prete sull’altare
Io ti voglio celebrare
Come un prete sull’altare
Questa notte e ancora
Vola tra coriandoli di cielo
E manciate di spuma di mare
Adesso vola
Le piume di stelle
Sopra il monte più alto del mondo
A guardare i tuoi sogni arrivare leggeri
Sta arrivando il mattino
Stammi ancora vicino
Sta piovendo e non ti vuoi svegliare
Resta ancora, resta per favore
E guarda come
Vola tra coriandoli di cielo
E manciate di spuma di mare
Adesso vola
Le piume di stelle
Sopra il monte più alto del mondo
A guardare i tuoi sogni arrivare leggeri
Vola
Adesso vola
Oltre tutte le stelle
Alla fine del mondo vedrai, i nostri sogni diventano veri
Trovate la scheda completa del film su:
http://www.mymovies.it/film/2010/basilicatacoasttocoast/
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