Pablo Neruda (12 luglio 1908 – 23 settembre 1973)

“Penso che la poesia sia un’azione passeggera o solenne in cui entrano in pari misura la solitudine e la solidarietà, il sentimento e l’azione, l’intimità dell’individuo, l’intimità dell’uomo e la segreta rivelazione della natura”.

SONETO XVII

No te amo como si fueras rosa de sal, topacio
o flecha de claveles que propagan el fuego:
te amo como se aman ciertas cosas oscuras,
secretamente, entre la sombra y el alma.

Te amo como la planta que no florece y lleva
dentro de sí, escondida, la luz de aquellas flores,
y gracias a tu amor vive oscuro en mi cuerpo
el apretado aroma que ascendió de la tierra.

Te amo sin saber cómo, ni cuándo, ni de dónde,
te amo directamente sin problemas ni orgullo:
así te amo porque no sé amar de otra manera,

sino así de este modo en que no soy ni eres,
tan cerca que tu mano sobre mi pecho es mía,
tan cerca que se cierran tus ojos con mi sueño.

 

Sonetto XVII

Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l’ombra e l’anima.

T’amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T’amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

Dalla raccolta Cento Sonetti d’amore di Pablo Neruda (1959)

pablo-neruda

Condivido, realistica e lucida descrizione di questo mondo.

Ho visto gatti farsi selfie e pubblicarli su Instagram Ho visto bambini scocciati di essere sempre fotografati Ho visto ragazze spogliarsi per fare una foto e vestirsi per fare una doccia Ho visto persone fotografare un piatto di pasta caldo e mangiare un piatto di pasta freddo Ho visto gente attraversare la strada senza guardare […]

via Ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare — MetropoliZ blog

Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare – P.Coelho

C’è una piccola libreria dove si respira profumo di favole e di sogni che si realizzano.

C’è un piccolo angolo di pace dove i piccoli adulti di domani possono imparare ad amare il mondo dei libri, delle storie antiche e moderne, sperimentare esperienze nuove e coinvolgenti.

C’è un’oasi di tranquillità dove ad accoglierti c’è il sorriso di una giovane e coraggiosa libraia, Mariangela, che da sola ha saputo realizzare il suo sogno, con la S maiuscola, in un mondo che ha sempre meno tempo di leggere e ancora meno tempo per apprezzare la vera bellezza e l’emozione di perdersi nelle pagine di un libro.

Il sogno è quello di aprire una libreria indipendente e questo posto magico si chiama Favole a Merenda.

Siamo a Mirabello di Pavia, piccolo comune sorto all’interno di quel vastissimo parco che, negli anni fra il 1300 e il 1500, dal Castello di Pavia arrivava fino alla Certosa, parco di caccia di proprietà della famiglia Visconti prima e degli Sforza poi.

Favole a Merenda è una libreria nata nel 2011, interamente dedicata al mondo dei bambini, dai 3 ai 13 anni e a tutti quelli che bambini lo sono rimasti dentro.

Tutto è a misura di bambino, dalla selezione dei libri alle proposte educative. L’emozione che si prova ad entrare in un posto così però è per tutti. E non ci sono solo i libri. Si organizzano anche pomeriggi creativi e percorsi a tema: sull’arte, sui colori, sulle feste.

Dai classici a Geronimo Stilton, dai manuali creativi alle storie di Harry Potter, non manca niente.

Voglio credere che ci siano ancora tanti bambini e tanti genitori che apprezzino di più i viaggi di Ulisse, la storia di Jo March e delle sue sorelle, le follie del Cappellaio Matto piuttosto che i giochi della playstation che ti obbligano a non pensare.

Grazie Mariangela per il lavoro che fai. Grazie per il tuo sogno.

Grazie perchè ci permetti  di non abbandonare mai il mondo delle favole.

 

Per info: Favole a merenda, di Mariangela Ferrari, via Mirabello 338 (Pavia).

Tel. 0382 468958; favoleamerenda@virgilio.it

 

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“Cominciai a sognare anch’io insieme a loro, poi l’anima d’improvviso prese il volo …”

Il destino non gli ha concesso il lusso – o la sfortuna? – di invecchiare.

Il tempo non è riuscito a cancellare la sua memoria.

La sua poesia lo ha reso immortale.

“Mille anni al mondo mille ancora
che bell’inganno sei anima mia”

Buon compleanno Faber, ovunque tu sia.

 

Fabrizio De Andrè  (18 febbraio 1940 – 11 gennaio 1999)

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Buongiorno …

“Esattamente come fanno quei film che ad una certa velocità innaturale ci permettono di osservare fenomeni-come lo sbocciare di un fiore- invisibili a occhio nudo, così la lettura ci dimostra che non è sufficiente che le cose accadano, per conoscerle: e laddove nella vita la “sensazione del cambiamento” ci viene risparmiata, nei personaggi di un libro possiamo scoprire questa verità che, seppure dolorosa, è il segreto stesso del nostro destino.”

Da “Il nostro cuore cambia”: Proust e le rivelazioni della lettura di Emanuele Trevi 

Il giardino di Amelia

“Eppure imparo più cose sulla natura umana dai romanzi che dalle creature in carne e ossa. Credimi, posso scorgere la grandezza e le miserie, le luci e le ombre di ciascuno, l’ambiguità, quanto buoni e quanto cattivi possiamo essere. Insomma, là dentro incontro la vita.”

Domani sul blog, la recensione dell’ultimo romanzo di Marcela Serrano.

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